L’Agevolazione consiste in un finanziamento per le imprese che intendano sviluppare il proprio commercio elettronico in Paesi esteri per beni e servizi prodotti in Italia o con marchio italiano, attraverso la creazione o il miglioramento di una piattaforma propria, o di un proprio spazio dedicato su una piattaforma di terzi.

Gli interventi agevolativi «E-commerce» hanno ad oggetto il finanziamento di spese per lo sviluppo del commercio elettronico in Paesi esteri di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.

AGEVOLAZIONE

Gli interventi possono coprire fino al 100% delle spese ammissibili. L’agevolazione è richiesta:

  • a titolo di Finanziamento (fino al 100% dell’Importo dell’Intervento Agevolativo);
  • a titolo di eventuale Cofinanziamento a fondo perduto, nel rispetto delle disposizioni del Reg. “de minimis” fino al 10% agevolazione e comunque fino a un massimo di € 100.000.

Le domande per il credito di imposta, cosiddetto tax credit librerie, possono essere presentate dalle ore 9 dell'11 settembre e fino alle 12 del 31 ottobre 2023, esclusivamente attraverso l’apposito portale, previa registrazione.

L’agevolazione, introdotta dalla legge di bilancio 2018 (articolo 1, commi da 319 a 321) è destinata agli esercenti del settore della vendita al dettaglio di libri, nuovi o usati, in esercizi specializzati, con un particolare occhio di riguardo nei confronti dei piccoli librai. Il bonus, infatti, arriva fino a 20mila euro per le librerie indipendenti, non appartenenti a gruppi editoriali, mentre per gli altri il limite massimo è di 10mila euro.

Gentile Cliente,

Le ricordiamo che è possibile, previo appuntamento telefonico, consegnare la documentazione necessaria per le dichiarazioni dei redditi dell’anno 2022.

Le ricordiamo che solo le spese sanitarie sostenute presso strutture pubbliche o convenzionate e le spese per l’acquisto di farmaci e dispositivi medici possono essere detratte se pagate in contanti. 

Tutte le altre spese devono invece essere state pagate con metodi tracciabili (bonifico, carta di credito, bancomat, ecc.).

Tra le spese principali e più frequenti ricordiamo:

Sono numerose le novità riguardanti i bonus edilizi nel 2023, derivanti dalla lettura congiunta della Legge Finanziaria e della legge di conversione del Decreto “aiuti-quater".

SUPERBONUS

Il Superbonus resta in vigore con l’aliquota del 110% solo per gli interventi eseguiti da:

  • condomini, su parti comuni condominiali e sulle singole unità immobiliari all’interno del condominio;
  • persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arte o professione, su edifici composti da 2 a 4 unità distintamente accatastate, anche se possedute da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.

Tuttavia l’aliquota del 110% è salva solo in caso di data certa della delibera condominiale e della CILAS presentata, come riepilogato nella tabella seguente.

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto diverse sanatorie fiscali, In questa circolare proponiamo una sintesi di quelle che interessano le cartelle esattoriali.

STRALCIO CARICHI ESATTORIALI FINO A € 1.000

Il primo intervento riguarda l’annullamento, alla data del 31.1.2023, dei debiti di importo residuo, all’1.1.2023, fino a € 1.000, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti da carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo 2000 - 2015, ancorché ricompresi nella c.d. “rottamazione” di cui all’art. 3, DL 119/2018 e nel c.d. “saldo e stralcio” di cui agli artt. 16-bis, DL 34/2019 e 1, co. da 184 a 198, L. 145/2018.

NB: Dall’1.1 al 31.1.2023 la riscossione dei predetti debiti è sospesa.

Con la circolare 33 del 6 ottobre l’Agenzia delle Entrate fornisce i chiarimenti interpretativi sulle novità che hanno interessato la cessione o lo sconto in fattura dei bonus edilizi dopo la conversione in legge dei decreti “Aiuti” (Dl n. 50/2022) e “Aiuti-bis”.

In particolare l'Agenzia si esprime sull’annosa questione della responsabilità solidale di chi acquista i crediti che, di fatto, ha contribuito a paralizzare il sistema bancario nell’acquisizione degli stessi.

Sicuramente si poteva fare di più, escludendo esplicitamente qualsiasi responsabilità per colpa, in presenza di asseverazioni e visti di conformità, ma, rispetto a quanto scritto nella precedente circolare, i decreti “Aiuti”, permettono un notevolissimo passo in avanti nella direzione auspicata.

Di seguito i chiarimenti salienti della circolare.

Il Ministero del turismo riconosce incentivi alle imprese turistiche per la realizzazione di Piani di impresa con spese ammissibili tra 500.000 e 10.000.000 di euro. Gli interventi, per essere ammissibili, dovranno essere finalizzati a:

  • riqualificazione energetica
  • riqualificazione antisismica
  • eliminazione delle barriere architettoniche
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo
  • realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali
  • digitalizzazione
  • acquisto/rinnovo di arredi

BENEFICIARI

Il decreto “semplificazioni” del 21 giugno 2022, non ha partorito l’attesa proroga (ad oggi 27 giugno) di alcune novità fiscali che entrano in vigore il 1° luglio. Si tratta in particolare della nuova procedura di fatturazione elettroniche per le operazioni rientranti nell’esterometro e dell’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari che nell’anno precedente abbiano superato i 25.000 euro di ricavi (rapportato ad anno).

Ci soffermiamo di seguito sulla nuova modalità di comunicazione delle fatture estere.
Dal 1° luglio 2022 i dati delle operazioni effettuate da e verso soggetti non residenti, non stabiliti, o non ancora identificati ai fini IVA in Italia, dovranno essere trasmessi telematicamente tramite Sistema di Interscambio utilizzando il formato XML, attualmente utilizzato per l’emissione delle fatture elettroniche.

Il sistema fiscale italiano è non solo uno dei più cari per le imprese, ma anche uno dei più farraginosi.

L’imprenditore, con l'ausilio del commercialista, deve effettuare un’attenta pianificazione fiscale, applicando soluzioni finalizzate ad ottenere la massima detraibilità Iva e deducibilità di alcuni costi per i quali il fisco appare eccessivamente aggressivo.

Uno di questi casi à senz'altro quello relativo alle spese relative alle autovetture, per le quali il fisco sembra ignorare che l’uso è sempre prevalentemente (almeno) aziendale.

Se l’auto è intestata all’azienda delle spese per l’acquisto e l’utilizzo dell’auto detrarrà solo il 40% dell’Iva esposta in fattura e dedurrà solo il 20% del costo.

Facciamo un esempio: se una S.r.l. sostiene una spesa annuale di 5000 euro + iva (1100 euro), a fronte di un esborso di 6100 euro recupera solo 440 euro di Iva e 1358 euro di imposta (ires).

Un risparmio fiscale esiguo ed iniquo che porta a valutare ipotesi alternative più favorevoli, di seguito esemplificate:

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