Alle imprese che effettuano investimenti con acquisto di beni strumentali nei suddetti territori viene concesso un contributo sotto forma di credito di imposta, da utilizzare in compensazione, nella misura massima prevista dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022 – 2027, secondo la seguente tabella:
Regioni |
Piccole imprese |
Medie imprese |
Grandi imprese |
Abruzzo |
35% |
25% |
15% |
Molise, Basilicata e Sardegna |
50% |
40% |
30% |
Campania, Puglia, Calabria e Sicilia |
60% |
50% |
40% |
Per accedere al contributo, i soggetti interessati comunicano all’Agenzia delle entrate, dal 31 marzo al 30 maggio 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2025 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025. Nel caso in cui i fondi stanziati non siano sufficienti a finanziare tutte le istanze ammesse si procederà con un riparto percentuale o ad un rifinanziamento con risorse aggiuntive.
Dopo una lunga attesa è stato pubblicato il decreto del Ministero del Lavoro che avvia la nuova edizione del Fondo Nuove Competenze, ribattezzato Fondo Competenze per l'innovazione.
È prevista una dotazione di circa 800 milioni di euro per finanziare la formazione dei dipendenti delle aziende italiane sui temi delle nuove tecnologie, digitalizzazione e sostenibilità. Per accedervi è necessario che le aziende stipulino specifici accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro, destinati alla formazione.
I progetti formativi devono rispondere ai fabbisogni di interventi di accrescimento delle competenze dei lavoratori nel contesto dei processi di innovazione organizzativa, di processo e di prodotto che intervengono nei seguenti ambiti:
- sistemi tecnologici e digitali;
- introduzione e sviluppo dell'intelligenza artificiale;
- sostenibilità ed impatto ambientale;
- economia circolare;
- transizione ecologica;
- efficientamento energetico;
- welfare aziendale e benessere organizzativo.
Il Fondo Nuove Competenze 2024 offre un supporto concreto alle imprese per la formazione dei propri dipendenti, coprendo una parte davvero significativa dei relativi costi.
Il Piano Transizione 5.0 è volto a incentivare la trasformazione green e digitale delle imprese che negli anni 2024 e 2025 effettuino nuovi investimenti in strutture produttive, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.
Gli investimenti devono comportare alternativamente:
- un risparmio energetico almeno del 3%, a livello di impresa;
- un risparmio energetico del 5% per il processo produttivo interessato dall'investimento
Le imprese beneficiarie devono essere in regola con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Gli investimenti ammessi.
Sono ammessi gli acquisti di beni strumentali materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, di cui all'Allegato A e all'Allegato B alla Legge n. 232/2016 l0002016121100232.