Nella Gazzetta Ufficiale del 16/11/2023 è stata pubblicata la legge 162/2023, legge di conversione del cosiddetto decreto Sud - DL 124/2023.
Nell’ottica di favorire il rilancio dell’economia nel Mezzogiorno di Italia è istituita dal 1/1/2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica, che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
Alle imprese che effettuano investimenti con acquisto di beni strumentali nei suddetti territori viene concesso un contributo sotto forma di credito di imposta, da utilizzare in compensazione, nella misura massima prevista dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022 – 2027, secondo la seguente tabella:
Regioni |
Piccole imprese |
Medie imprese |
Grandi imprese |
Abruzzo |
35% |
25% |
15% |
Molise, Basilicata e Sardegna |
50% |
40% |
30% |
Campania, Puglia, Calabria e Sicilia |
60% |
50% |
40% |
Sono agevolabili gli investimenti facenti parte di un progetto di investimento iniziale (nuovo stabilimento, ampliamento, diversificazione) relativi all'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie. È inoltre agevolabile l'acquisto di terreni e immobili strumentali nel limite massimo del 50% del valore complessivo dell'investimento.
L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano in determinati settori:
- industria siderurgica, carbonifera e lignite;
- trasporti, “esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti”;
- produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
- banda larga;
- creditizio, finanziario e assicurativo.
Tutti gli altri settori sono ammessi.
L’investimento deve essere minimo di euro 200.000 e massimo di euro 100 milioni.
I beni acquistati devono entrare in funzione nei due anni successivi all’investimento e non possono essere ceduti o dismessi nei cinque anni successivi all’entrata in funzione.
Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nelle zone agevolate, nelle quali è stato realizzato l'investimento oggetto di agevolazione, per almeno cinque anni dopo il completamento dell'investimento.
La norma rinvia a un successivo decreto (da emanare entro il 30 dicembre 2023) non solo per la definizione di modalità di accesso e i criteri attuativi dell’agevolazione, ma anche per l’individuazione delle risorse disponibili.
Lo Studio Resta a disposizione per la consulenza necessaria e per la pianificazione dell'investimento.
Studio Associato Sanseverino
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