Fase 2: si riapre in sicurezza e si pianifica il futuro

Il DPCM del 26 aprile 2020 non solo ha fissato i tempi per la riapertura delle attività imprenditoriali, ma ha anche riscritto le regole da rispettare in azienda per evitare il diffondersi del contagio del Covid-19.

Dal 4 maggio ha dunque inizio la cosiddetta fase 2 nella quale le imprese se da un lato devono necessariamente riprendere le attività per provare a frenare i cali di fatturato e di utili, dall’altro devono mantenere alta l’attenzione sul rispetto delle norme e procedure fissate non solo per senso civico e per tutela della salute, ma anche per non incorrere in pesanti sanzioni. Vale la pena infatti di ricordare che il mancato rispetto delle procedure può comportare la sospensione dell’attività e che il contagio sul luogo del lavoro è riconosciuto come infortunio sul lavoro.

Prima di occuparci delle nuove regole di sicurezza è necessaria una considerazione. Dall’applicazione della normativa ne conseguirà non solo l’incremento di alcuni costi (DPI, costi di sanificazione, parafiato, nuovo layout ecc,) ma anche una minor produttività legata a turnazioni, riduzioni di orari, ingresso in azienda contingentato.

Ciò in un quadro già delicato. Ne consegue non solo l’assoluta necessità di utilizzare al massimo tutte le misure attuali e future di aiuto alle imprese (a tal proposito ricordiamo che i costi sostenuti per la sanificazione e l’acquisto di DPI beneficiano del relativo credito d’imposta) ma anche di effettuare una corretta pianificazione delle strategie aziendali che passa attraverso un’analisi aziendale ed un business plan che ipotizzi i vari scenari di breve e di lungo termine, soprattutto in vista di eventuali finanziamenti bancari previsti dal decreto liquidità.

A tal fine continueremo ad aggiornarVi su tutte le agevolazioni esistenti, connesse o meno all’emergenza economico-sanitaria in atto, e ci rendiamo disponibili per un’analisi aziendale attuale e prospettica con la redazione di un business plan.

Per quanto attiene alle norme da rispettare sui luoghi del lavoro si evidenziano regole applicabili a tutte le imprese e protocolli specifici per i singoli settori.

Di seguito un riassunto dei tredici punti fissati nel “Protocollo condiviso di regolazione delle misure da adottare per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”:

 1 – INFORMAZIONE

L’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants informativi.

2 – MODALITA’ DI INGRESSO DEL PERSONALE IN AZIENDA

Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea.
Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro.
Le persone in tale condizione – nel rispetto delle indicazioni riportate in nota – saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.

3 – MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI

Per l’accesso di fornitori esterni individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti

4 – PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA

Tra le misure da adottare vi è anche la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.

5 – PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI

È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani.
L’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani.
È raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone.
I detergenti per le mani di cui sopra devono essere accessibili a tutti i lavoratori anche grazie a specifici dispenser collocati in punti facilmente individuabili.

6 – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

L’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel Protocollo di Regolamentazione è fondamentale e, vista l’attuale situazione di emergenza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio.

7 – GESTIONE SPAZI COMUNI (MENSA, SPOGLIATOI, AREE FUMATORI, DISTRIBUTORI DI BEVANDE E/O SNACK…)

L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano.

8 – ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (TURNAZIONE, TRASFERTE E SMART WORK, RIMODULAZIONE DEI LIVELLI PRODUTTIVI)

In riferimento al DPCM 11 marzo 2020, punto 7, limitatamente al periodo della emergenza dovuta al COVID-19, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dai CCNL e favorendo così le intese con le rappresentanze sindacali aziendali:
– disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a distanza
Si può procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi
Assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili
Utilizzare lo smart working per tutte quelle attività che possono essere svolte presso il domicilio o a distanza nel caso vengano utilizzati ammortizzatori sociali, anche in deroga, valutare sempre la possibilità di assicurare che gli stessi riguardino l’intera compagine aziendale, se del caso anche con opportune rotazioni

9 – GESTIONE ENTRATA E USCITA DEI DIPENDENTI

Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa)
Dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni

10 – SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE

Gli spostamenti all’interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali

11-GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA

Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria e a quello degli altri presenti dai locali, l’azienda procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute

12 – SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS

La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. decalogo). Vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia

13 – AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE

È costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS.

 

Tale protocollo va coordinato con le misure previste da ordinanze regionali (ed eventualmente comunali). In particolare la Regione Campania ha previsto le seguenti misure obbligatorie:

DISINFEZIONE preventiva dei locali, a mezzo ditta autorizzata e con rilascio della CERTIFICAZIONE da esporre nel locale (con indicazione dei prodotti utilizzati e con schede tecniche dei prodotti allegate);

DISINFEZIONE E SOSTITUZIONE FILTRI DEGLI EVENTUALI IMPIANTI DI VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO;

Redazione di un PROTOCOLLO DI SANIFICAZIONE QUOTIDIANA E PERIODICA, con indicazione delle attività svolte, la frequenza, i prodotti utilizzati e di un REGISTRO DELLE SANIFICAZIONI, con le registrazioni degli interventi effettuati, da esibire in caso di controllo;

Effettuazione di VISITE MEDICHE che accertino lo stato di salute dei dipendenti, prima della riammissione al lavoro o acquisizione di un certificato rilasciato da medico del dipendente;

INFORMAZIONE dei dipendenti sulle nuove regole di igiene e su tutte le disposizioni per evitare i contagi (distanziamento, dispositivi di protezione, lavaggio delle mani);

RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA ai dipendenti in ingresso (se supera i 37,5 gradi non è consentito l’accesso ai locali).

Al fine di definire le procedure è necessario consultare il Responsabile del servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), il medico competente ed il consulente per la sicurezza sul lavoro. Nel caso ne abbiate bisogno Vi metteremo in contatto con consulenti facenti parte della nostra rete professionale.

Riportiamo infine una serie di link suddivisi per categorie per una più semplice consultazione:

Elenco attività commerciali aperte 

Attività di servizi alla persona aperte

Elenco attività produttive e commerciali all'ingrosso aperte

Misure igienico sanitarie da rispettare

Regole da rispettare specifiche per esercizi commerciali

Accordo con la parti sociali per le regole da rispettare per le attività produttive ed altre attività

Protocollo sicurezza nei cantieri normativa nazionale

Linee guida sicurezza nei cantieri Regione Campania

Le regole da rispettare nei settori trasporto e logistica

Protocollo sicurezza Regione Campania per tutte le attività e in particolare per ristorazione, asporto, librerie e cartolerie

 

 

Studio Associato Sanseverino

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